Massaggio dei piedi – Reflessologia Plantare Zu

I.A.R.S. (Indentificazione Aree Riflesse Sensibili)
Nomi delle aree dei piedi, le differenti sono distribuite sulla pianta, sul dorso e anche sulla parte laterale esterna e mediale interna. Quindi abbiamo quattro proiezioni: Visione Plantare, Dorsale, Laterale Interna e Laterale Esterna. Siamo tridimensionali e questa tridimensionalità si proietta sui piedi.
La Reflessologia Plantare Zu va oltre questa tridimensionalità resa graficamente piana e prende in considerazione anche una terza proiezione “la profondità”!
Quando si massaggia si porta l’attenzione ai differenti strati corporei: pelle, connettivo, vasi sanguigni, muscoli e ossa.
Un ulteriore salto qualitativo, interpretativo diagnostico e terapeutico della Reflessologia Plantare Zu è l’utilizzo dei meridiani energetici della M.T.C., (Medicina Tradizionale Cinese), anatomici e riflessi.ì
Zone dei Piedi 2 Visione Plantare, dove sono le aree riflesse del piede?

Tutte le aree del piede sono state localizzate mirando all’epicentro del dolore di ogni area sensibile e in relazione alle ossa e ai muscoli. Un piede può essere lungo, largo, corto, grosso, magro, ed entrando nelle patologie piatto, cavo, equino, varo, valgo, torto. Questo tipo di lettura rende oggettive l’identificazione delle aree riflesse.
Questa parte è dedicata allo studio e all’Identificazione delle Aree Riflesse Sensibili sul piede. Iniziamo con la proiezione della struttura ossea. Ho colorato di nero le zone riflesse corrispondenti, in relazione al Movimento Acqua.
Cominciamo dalle ossa perché, secondo la mia esperienza didattica, risulta generalmente più comprensibile la loro proiezione generale. Costruiremo prima l’impalcatura rappresentata dal sistema osteo articolare, poi andremo a riempirlo con gli organi dislocati a seconda delle corrispondenze

Il sistema osteo articolare diventa così un ottimo elemento di repere che ci aiuta nella memorizzazione della dislocazione delle aree riflesse dei piedi. Nella fase iniziale, dove si presuppone che la memoria sia importante, verificherete che la logica della distribuzione delle differenti aree è lì, sotto mano, pronta per essere scoperta con stupore.
Affidatevi alla logica sequenziale: «Sotto la testa cosa c’é?» «Il collo!» Bene vedete che le risposte arrivano da sole: quindi se questo osso corrisponde al cranio/testa, quest’osso sotto corrisponderà alle vertebre cervicali ecc.
Imparate ad apprezzare fin dall’inizio la perfezione delle proporzioni riflesse
Il macrocosmo si proietta in una formidabile logica nel microcosmo. Più sarete attenti, scrupolosi nell’osservazione, più penetrate la motivazione di essere di una sporgenza o di una cavità, tanto più la logica del loro essere vi apparirà stupefacente.
Niente è a caso. Vi auguro di avere lo stesso stupore che a distanza di anni continua ad accompagnarmi nelle continue scoperte, associazioni logiche, evidenze che sono lì sotto i nostri occhi e alle quali non abbiamo mai badato. Non creano, scopriamo.
Vi auguro buon viaggio alla scoperta dell’universo piede

Nella nostra scuola l’apprendimento è sostenuto da una notevole quantità di ausili didattici: audiovisivi, diapositive, lavagna luminosa, una grande lavagna bianca tipo universitario sulla quale si può scrivere a colori e applicarci elementi calamitati, lo scheletro del piede è sempre a “portata di mano”, computer, dispense ecc.
Quando inizia l’attività grafica dell’Identificazione delle Aree Riflesse Sensibili, sono distribuiti fogli sui quali sono prestampati i piedi con le ossa in evidenza e le corrispondenti aree che dovranno essere colorate. Questi percorsi li potrete rivivere seguendo le immagini che corrispondono ai vari movimenti.
MOVIMENTO ACQUA
Reflessologia plantare movimento acqua
L’Acqua è l’essenza della vita, essa si presta a ogni mutamento, è perseverante e arriva ovunque. L’Acqua penetra nel profondo e scorre, forma i vapori, le nebbie, le nuvole del Cielo.
L’energia cosmica del Movimento Acqua è il freddo. La stagione che gli corrisponde è l’inverno ed è in inverno che sono più numerose le ore di buio rispetto alle ore di luce.
Il colore nero, il non-colore, la non-luce è una delle manifestazioni dello yin, quindi di tutto ciò che ci riconduce a un concetto di contrazione, chiusura, basso, materiale, pesante, lento.
Nel taijitu lo yin è rappresentato dal nero posto in basso a destra.
L’organo zang, pieno, è il rene, il suo associato organo fu, vuoto è la vescica.
Il rene rappresenta la forza intrinseca. È l’organo posto più in profondità nel nostro corpo, superprotetto nella loggia renale.
Prima cosa dobbiamo visualizzare una persona seduta con le gambe in avanti. Immaginiamo di fotografarla vista di lato, rimpiccioliamo l’immagine e proiettiamola sul piede. L’alluce viene diviso in prima e seconda falange, la prima è la più prossimale, la seconda quella con l’unghia.
Quale parte del piede corrisponde alla testa
La seconda falange del primo dito corrisponde alla testa, perché la testa è la parte più alta del nostro corpo e conseguentemente ha la sua corrispondenza nella parte più alta del piede, quando è appoggiato sul calcagno come dall’immagine proposta.
La testa è costituita dal cranio che ne è la struttura ossea e altri parti molli che per ora non prendiamo in considerazione. Sotto la testa abbiamo il collo, che identifichiamo come prima falange del primo dito.
Anche il collo è differenziato nella sua struttura ossea che divengono le vertebre cervicali e i tessuti molli. Ecco quindi che l’articolazione prima-seconda falange del primo dito conseguentemente corrisponde all’articolazione testa-collo, nello specifico cranio-atlante-epistrofeo.
Scendendo incontriamo un’altra articolazione anatomicamente un po’ sporgente, l’articolazione metatarso falangea del primo dito, conosciuta soprattutto nella sua evidenza patologia come alluce valgo.
Questa corrisponde alla proiezione della settima vertebra cervicale-prima dorsale (C7-D1). Quindi la prima vertebra dorsale viene ad essere identificata con la porzione distale del primo metatatrso, il più corto e il più tozzo, con un’evidente cavità centrale.