Visione Semeiotica Zu
La Reflessologia Zu proietta l’intero corpo sui piedi. La Reflessologia Zu è una visione semeiotica olistica. La parola “semeiotica” o semiotica, in campo diagnostico, dal greco semèion, che significa “segno”, e da “arte di intrecciare,” è la disciplina che studia i sintomi e i segni clinici del corpo che si applicano alle relazioni tra sintomi e malattie.
Semeiotica Zu, segno di rimando
Nella Semeiotica Zu il segno è inteso come l’elemento minimo di rimando. Per studio del segno s’intende la ricerca del livello più semplice, quasi astratto della relazione duale che lega il significato al significante. Se consideriamo il segno in generale qualcosa che rinvia a qualcos’altro, si può dire che la semeiotica è la disciplina che studia i fenomeni di significazione e di comunicazione.
Semeiotica Zu, significazione
Per significazione s’intende la relazione che lega qualcosa di materico e presente a qualcosa d’assente, che non c’è, in realtà in quel momento mancano solo le condizioni per il suo apparire.
Due cartelli, uno con il disegno di una scala l’altro con l’immagine di un ascensore, quando scelgo e metto in pratica, sto usando una relazione di significazione, attivo un processo di comunicazione.


Semeiotica Zu, relazioni di significazione
L’interpretazione delle relazioni di significazione definiscono il sistema che viene a essere il presupposto dei processi di comunicazione. I cartelli scale e ascensore rimandano all’idea che in una direzione incontrerò le scale e nell’altra l’ascensore, ma sia l’uno che l’altro non sono né le scale né l’ascensore.
Quando attraverso i piedi prendo in considerazione calli, callosità, unghie incarnite, solchi, gonfiori, cedimenti tessutali eccetera, sto mettendo in pratica elementi di significazione.
La callosità corrispondente all’area riflessa dei polmoni mi rimanda all’idea che i polmoni stanno vivendo una situazione di pienezza organica, possibile presenza di catarro in eccesso, ma la callosità non sono ne i polmoni, ne il catarro.

…non siamo una mappa bidimensionale
Dei piedi s’interpreta la forma: longilinei, grossi, rigidi, muscolati, gonfi, piatti, cavi… Le differenti colorazioni, nel loro complesso e in corrispondenza delle aree riflesse: temperatura, caldi/freddi, secchi/sudati, il tipo di odore che emana la sudorazione: rancido, bruciato, fragrante, marcio, putrido.
Semeiotica Zu, callosità
Le callosità, possono essere bianche, grigie, marroni, trasparenti/gelatinose, secche o elastiche, presentare dei tagli…
Indicazioni importanti sono fornite anche dalle unghie: spesse, sottili, onicogrifotiche, coilonichiache, incarnite, striate orizzontalmente o verticalmente, dalle differenti colorazioni, per ogni dito e anche sullo stesso dito.
La lettura però non si ferma solo all’identificazione topografica degli organi corrispondenti, come fossimo su una mappa bidimensionale, ma ha una tridimensionalità che deve essere presa in considerazione.
Pertanto quando massaggiamo o tocchiamo un paio di piedi, portiamo l’attenzione allo strato corporeo corrispondente: pelle, connettivo, cartilagini, vasi sanguigni, muscoli, ossa.
La lettura quindi non è solo topografica, ha una tridimensionalità che va presa in considerazione, perché siamo tridimensionali, non siamo una mappa bidimensionale.
Quando insegno, per semplificare l’apprendimento, propongo degli schemi didattici delle differenti aree dei piedi. Sulla pianta si evidenziano principalmente manifestazioni di origine organica: callosità, solchi, comuni. La pianta dei piedi è in rapporto con la “terra” e sostiene tutto il nostro corpo.
Tutte le alterazioni funzionali o strutturali degli organi interni influiscono sull’apparato muscolo scheletrico, che scaricando il proprio peso sui piedi, ricordo che la forza di gravità va dall’alto verso il basso, determina alterazioni adattative per l’equilibrio e la deambulazione.
L’area dorsale del piede, opposta alla plantare, è in relazione con il “cielo”. Tendini in tensione, sono la manifestazione più evidente delle problematiche di origine energetica, dorsalmente, i piedi sono percorsi dai meridiani zu.

- zutaiyang, vescica, quinto dito,
- zushaoyang, vescicola biliare, quarto dito,
- zuyangming, stomaco, secondo e terzo dito,
- zujueyin, fegato, alluce,
- zutaiyin, milza, alluce.
“Differenziamo la predominanza dell’azione organica, visione plantare, rispetto all’altra, energetica, visione dorsale, prendendo però in considerazione anche altri segni della Semeiotica Zu, quali l’incarnimento dell’unghia in corrispondenza del punto 1, jing del meridiano di riferimento o come il fatto che il piede sia tendenzialmente piatto o cavo e altro ancora alla “colorazione e struttura da considerare in relazione ai wu xin, cinque movimenti.”