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Calli dei piedi, 7 tipologie, Reflessologia Plantare Zu

Calli, callosità area riflessa del plmone
Calli, callosità area riflessa del polmone

Reflessologia Plantare e massaggio dei piedi

I calli dei piedi si producono per proteggere la ipersensibilità delle terminazioni nervose sottostanti. La scarpa e il relativo sfregamento fanno evidenziare un problema, ma non ne sono la causa. Quando aumentano di dimensioni, diventano un corpo estraneo tra la scarpa e il piede. Come una soletta dentro la scarpa possono cambiare l’adattamento postulare dell’appoggio del piede.

Si differenziano per forma, dimensioni e caratteristiche. Ciò che hanno in comune, che sono una iperproduzione di cellule epiteliali, cioè della parte cheratinosa, superficiale ed esterna della pelle.

Parola comune con differenti significati, motivazioni, cure e terapie. Quando ne parliamo, soprattutto per quelli dei piedi, bisogna distinguere tra le differenti forme e manifestazioni. Volendo dare delle definizioni più dettagliate stiliamo subito un elenco di sinonimi:

  1. durone
  2. callosità
  3. ipercheratosi
  4. callo molle
  5. tiloma
  6. occhio di pernice
  7. verruca

Credenza comune è che siano le scarpe a generarli. Ciò non è esatto. Le scarpe sono una struttura amorfa e non hanno nulla a che vedere con la loro generazione.

Duroni, ipercheratosi, callosità e a seguire… sono una iperproduzione di cellule cornee che hanno la funzione di proteggere le terminazioni sottostanti dallo sfregamento della scarpa.

Perché fanno male

Ciò che genera il dolore è la sollecitazione anomala di terminazioni nervose da parte del callo quando sollecita determinate terminazioni nervose. L’inizio di una formazione iper cheratosica ha la funzione di proteggere le terminazioni nervose sottostanti.

Callosità e calli

Facciamo una prima distinzione, quando appare un callo diffuso su un’area della pianta del piede, la definiamo callosità. Questa appare come una soletta protettiva e non dolorosa, sta proteggendo le terminazioni nervose da un eventuale sovraccarico di peso dovuto da una deambulazione adattativa.

Quando l’area tende a ispessirsi diventa un corpo estraneo tra il piede e la scarpa, come una soletta anomala, ed allora che si sente l’esigenza di ridurla asportandola con differenti strumenti, sgorbie, grattugie, pietra pomice…

Callosità calcaneare
Callosità calcaneare

Una callosità quindi generalmente non è dolorosa, sta assolvendo la sua funzione difensiva nei confronti delle terminazioni nervose. Di consistenza gelatinosa semitrasparente, può essere bianca desquamantesi come polvere di marmo, dura e rigida, elastica, secca e spessa fino a generare delle crepe… La sua caratteristica è non essere dolorosa.

Duroni yin e yang

Sono una delle denominazioni più popolari per identificare calli di un certo spessore. Come tutte le iper produzioni di cellule cornee cheratinose le possiamo definire yin o yang. Sono yin quelli che tendono a svilupparsi in profondità e quindi a generare dolore per la sollecitazione nervosa. Yang quelli che creano escrescenze visibili e spesse, con funzione protettiva delle terminazioni nervose.

Tiloma

tiloma
Callo con radice, tiloma

Sarà quindi considerato un callo yin il tiloma perché ha uno sviluppo verso la profondità dove può verificarsi un intrappolamento di terminazioni nervose e/o vascolari dermiche tali da generare dolore acuto durante la deambulazione. Come una radice che tende ad andare in profondità, il tiloma, doloroso, deve essere enucleato da un podologo esperto. 

Callo interdigitale molle, occhio di pernice 

occhio di pernice
Callo interdigitale molle, chiamato occhio di pernice

Chiamato occhio di pernice, in riferimento appunto alla forma degli occhi delle pernici. La caratteristica è di essere di forma circolare, come una ciambella o un salvagente. Si sviluppa tra due dita del piede, da qui la sua definizione. Molle per la frequente presenza di sudorazione determinata dall’infiammazione generata. Si produce in funzione della protezione della falange di un dito del piede dall’aggressione dell’artrosizzazione dell’articolazione del dito adiacente.

Esempio: se l’articolazione prima seconda falange del quarto dito di un piede presenta un dito a martello, la suddetta articolazione aumenta di volume. Se sul lato esterno dell’articolazione si crea una sporgenza spigolosa, la falange del dito adiacente tende a difendersi creando una callosità a forma di ciambella per ospitare e difendersi dalla spigolosità dell’articolazione a lato.

La piccola articolazione artrosizzata diventerà così più tondeggiante e meno invasiva nei confronti della falange adiacente.

Verruche 

Verruche plantari
Verruche, le verruche non sono calli, sono virali

Alcuni tipi di verruche si caratterizzano per la presenza di piccoli puntini scuri o chiari al loro interno. Tali puntini sono determinati da capillari rotti dovuti dallo stress delle papille. Le verruche cutanee sono generalmente asintomatiche, ma quando sono localizzate in superfici esposte a pressioni o sfregamenti, come la pianta dei piedi, possono causare dolore. In casi molto rari, inoltre, potrebbero anche sanguinare.

Quando le difese immunitarie si abbassano ecco che si manifestano patologie autoimmuni come le verruche. Virus, batteri, funghi… sono costantemente presenti sulla nostra pelle. In condizioni di buona salute vivono in simbiosi con il nostro organismo. Stress di differenti origini determinano l’indebolimento delle difese immunitarie, aumentando notevolmente la suscettibilità alle infezioni.

Causate da un’infezione virale, uno dei ceppi del papilloma virus, la verruca ha un periodo d’incubazione che varia dai due ai nove mesi. In questo periodo sussiste un lento aumento delle cellule del derma e dell’epidermide. Si sviluppano con predominanza in di umidità. Fattori ricorrenti sono i bagni turchi, le piscine e ambienti predisponenti.

Callo molle

È caratterizzato da una struttura gelatinosa con una notevole percentuale di umidità ed è elastico, quindi con una superiore capacità adattativa alla compressione ma non è doloroso. Si associa a un’anomala sudorazione del piede. 

Dal podologo

La struttura cornea callosa non deve mai essere asportata completamente, altrimenti le terminazioni sottostanti perdono la protezione e diventano ipersensibili, immaginiamole come un nervo scoperto.

Quando si va del pedicure o dal podologo per farsi asportare calli e callosità, non proviamo alcun dolore, anzi ci da un senso di sollievo perché quello strato corneo, che creava una compressione su terminazioni nervose finalmente è stato asportato.

Quelli indolori della parte mediale dell’alluce e del calcagno non devono essere mai tagliati altrimenti si riproducono più rapidamente. Nel qual caso dovessero essere di una dimensione tale da creare problemi, è opportuno ridurne la dimensione con appositi strumenti simile a grattugie o raspe. L’azione sarà percepita dall’organismo anche come un massaggio.