Il corso fornisce una formazione di base sui meridiani energetici, il loro funzionamento e il loro utilizzo.
L’uso dei meridiani in ambito di terapia ha scopo di intervenire su problematiche di ordine funzionale e non organico. Quando il dolore si presenta in assenza di alterazioni organiche quantificabili, quelle identificate dagli esami diagnostici comuni, la medicina ufficiale non da risposte adeguate.
La conoscenza dei meridiani consente di operare a livello energetico attraverso il sistema nervoso rimuovendo i blocchi di tipo funzionale e riducendo le cause del dolore, che non sono identificabile con i comuni esami diagnostici.
È possibile agire efficacemente sui meridiani, e sui punti di agopuntura che ne derivano, tramite una molteplicità di tecniche: shiatsu, cromoterapia, olii essenziali, diapason e la stessa Reflessologia plantare che noi pratichiamo. La competenza su queste tematiche da agli allievi un potenziamento delle loro competenze terapeutiche pregresse.
I meridiani energetici della MTC
Il sistema dei meridiani Jing Luo è l’insieme di percorsi energetici, ordinati secondo uno schema unitario organico, che veicolano il Qi e il Sangue. Nei meridiani circolano l’essenza del sangue e dell’energia” (Suwen), non devono essere confusi con i vasi sanguigni. Le funzioni dei meridiani sono nutrire il corpo delle energie cosmiche e contemporaneamente difenderlo.
Cielo Yang, Terra Yin
Come il cielo circonda la terra, così lo Yang circonda lo Yin. Il cielo è Yang, la terra è Yin. Il cielo è vuoto, la terra è piena. Le Sei Energie circolano nel nostro corpo attraverso il sistema dei Jingluo (Meridiani Energetici). Questi rappresentano l’impalcatura energetica dell’organismo, la connessione tra il sistema corpo e il sistema cosmo. I percorsi dei Jingluo sono considerati dai cinesi la “mappa del cielo” e costituiscono lo scorrimento preferenziale del jing.
Significato meridiano
La traduzione/interpretazione degli ideogrammi Jingluo è “cammino a rete”. Davanti ai due caratteri è sempre presente l’ideogramma radicale che significa “filo di seta”. Il tratto di sinistra indica due bozzoli di bachi da seta da cui fuoriescono preziosi fili, ciò suggerisce l’idea di sottile e resistente. Sotto e situato lo strumento usato in passato per annodare e creare un filo più resistente. A destra una corrente d’acqua sotterranea e un uomo che cerca di percepirne il flusso.
Jing e Luo
Jing indica quindi la trama di un tessuto, una rete d’animazione percettibile ma non visibile, ma anche la strada tracciata da sud a nord, regola costante e immutabile, libri canonici, governare. In occidente è stato tradotto con meridiano e significa “ordito”, Luo indica i canali collaterali e significa “trama”.
La parola meridiano non è accettata di buon grado da tutti i sinologi, però se l’associamo alla sua omologa utilizzata per definire le differenti aree del globo, la determinazione dei fusi orari, la navigazione e l’identificazione delle aree geografiche diviene abbastanza aderente a ciò che i cinesi intendono con Jing Luo.
Meridiani e paralleli
Meridiani, geografici ed energetici, hanno in comune il fatto di assolvere funzioni virtuali. Nella lingua cinese esiste una gran quantità d’ideogrammi omofoni: si pronunciano in maniera simile, ma si scrivono differentemente, pertanto acquistano valenze e significati diversi, frequentemente simili o assimilabili analogicamente tra loro.
Concetto di Jing
Per esempio l’ideogramma Jing può significare anche cammino, come può esserlo la “grande muraglia cinese”. Una strada percorribile, ma che separa due territori, quindi qualcosa che unisce ma allo stesso tempo separa. Jing può essere anche un canale d’acqua navigabile, pertanto unisce e separa allo stesso tempo.
Per quanto antica sia la teoria dei meridiani, attraverso lo studio dei testi di Mawangdui, località vicina a Changsha, capoluogo della provincia dell’Hunan, nella Cina centrale, si desume che ancora nel periodo degli “Stati Combattenti” (476-222 a.C.) erano in fase di elaborazione.
Yin Yang Shiyi Mai Jiujing
Antico testo medico cinese trovato negli scavi nel 1973 in una tomba della dinastia Han provincia dell’Hunan. Era stato sigillato nel 168 a.C. Fu copiato a mano in caratteri di sigillo sullo stesso foglio di seta delle “Ricette per cinquantadue disturbi”, intorno al 215 a.C.
Il sistema dei meridiani, Jingluo, è inserito nella più ampia classificazione dei Jingmai, che designa i meridiani principali e secondari. Ai nomi propri dei meridiani si associano quelli corrispondenti a organi e visceri, in realtà essi hanno un’autonomia che si manifesta attraverso la modulazione d’importanti movimenti d’energia.