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La Riflessologia Plantare puoi aiutare con l’erezione maschile?

Buon giorno Laozu,
sono Elena (Movimento Terra), ti scrivo per chiederti come posso trattare un uomo di 54 anni operato di tumore alla prostata in laparoscopia.
Operato 15 giorni fa, intervento riuscito benissimo, nessuna diramazione tumorale o metastasi, quindi tumore circoscritto solo alla prostata, nessun trattamento di chemioterapia, nessun problema di incontinenza, non dovrebbe avere nemmeno problemi di erezione (gli è stato prescritto, eventualmente, un farmaco tipo viagra).
Mi chiede se con la reflessologia può riavere l’erezione senza usare farmaci. Pensavo di trattare sicuramente l’area riflessa rene e prostata in tonificazione, anche area riflessa organi genitali. Mi sento un po’ insicura per come devo proseguire, mi puoi aiutare?
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta che mi darai.

Con affetto,
Elena


Namastè Elena.
La prostata non ha una stretta relazione con l’erezione.
Anche se un uomo non percepisce mai la sua prostata, non sa nemmeno esattamente cosa sia e a cosa serve, ma ne vive solo gli effetti collaterali, la sua asportazione è vissuta come una amputazione e una limitazione della sua virilità.

La funzione primaria della prostata è quella di produrre il liquido seminale per il trasporto degli spermatozoi. L’erezione del pene è determinata dal riempimento dei seni cavernosi di sangue arterioso. A seconda della portata del flusso sanguigno che vi affluisce può essere totale o parziale, in quest’ultimo caso non si parla di erezione vera e propria, può essere soggetta ad alterazioni che ne condizionano la durata e la qualità.
Il meccanismo è determinato dal sistema nervoso parasimpatico che rilascia cellule monocitiche nei vasi arteriosi espandendo lo spazio dei seni cavernosi e in particolare del glande. L’ingresso di sangue può aumentare anche 4 volte rispetto alle condizioni normali. Le venule che determinano il reflusso, sono compresse dal sangue arterioso contro la parete duro elastica che avvolge la struttura del pene. La parete venosa, detta tonaca, ha uno spessore sufficiente per resistere alla dilatazione senza fuoriuscita di sangue venoso, mantenendo così la rigidità del membro.
Nella fase detta flaccida il meccanismo è opposto: il sistema nervoso simpatico attiva la contrazione della muscolatura liscia del pene, una riduzione del flusso di sangue arterioso e la decompressione delle arterie, con il ritorno al libero deflusso del sangue venoso.
Lo yang di rene è la base del desiderio sessuale e svolge un ruolo importante nel meccanismo dell’erezione, il deficit dello yang di rene determina la diminuzione della libido e della capacità di raggiungere e mantenere l’erezione.
Altra componente importante è il ristagno dell’energia del fegato dovuta a stress secondario: lavoro eccessivo e/o a conflitti emozionali, si manifestano con senso di oppressione al petto, irritabilità e depressione, stipsi e diarrea alternate, senso di fatica, capogiri.
Ridurre l’accumulo di umidità-calore nella parte inferiore del corpo massaggiando la struttura muscolata della pianta del piede. Importante tonificare l’area del cingolo pelvico, per la quantità di punti d’agopuntura e le aree riflesse coinvolte. Tonificare con moxa o sacchetti di kanlisha i punti del VC situati tra la linea pubica e l’ombelico, sollecitarli anche attraverso l’energetica riflessa.
Un buon colpo di manovella, soprattutto se dato da una giovane donna, a volte fa miracoli!
Buon lavoro.

Laozu Baldassarre

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