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Riflessologia Plantare e Riflessologia Zu

Riflessologia Plantare e Riflessologia Zu

Egregi signori,

ho fatto un corso di due anni di riflessologia e volevo sapere qual’è la differenza tra la riflessologia diciamo classica e la Riflessologia Zu. Mi potete aiutare?

Cordiali saluti.

Lisa


Riflessologia/reflessologia torna il tema

Buon giorno Lisa,
Ti elenco qui di seguito alcuni punti che differenziano la Riflessologia Zu dalle altre tecniche riflessologiche simili. La visione taoista dell’uomo e della malattia è il fondamento della nostra reflessologia. Da questa visione ne conseguono le sue specifiche. Una problematica può essere di origine organica, psicosomatica o energetica.

Il Metodo Zu si è affermato per lo studio approfondito e analitico dell’identificazione dei punti riflessi sul piede. Le aree sensibili sono state identificate localizzando l’epicentro del dolore in relazione a ossa e muscoli e i colori utilizzati sono quelli dei Wu Xin (Cinque Movimenti). La mappa che utilizziamo è originale, precisa, logica. Fondamentale è la parte scientifica per determinare manifestazioni di carichi neuro muscolari e atteggiamenti posturali che sono la causa di calli, callosità, solchi, gonfiori…

Nella comune interpretazione della riflessologia plantare esercitando una pressione su una parte del piede, identificata come area riflessa di un organo, il dolore denunciato è considerato la manifestazione della sofferenza dell’organo corrispondente riflesso. La suddetta area è massaggiata per inviare un imput con la funzione di alleviare tale sofferenza.

Visione taoista

La visione taoista è ben più ampia e c’impone di porci una quantità di quesiti che ci portano a inserire il dolore all’interno di un situazione che va al di là della sua semplice identificazione. 

Dolore

Il dolore può essere acuto, sordo, diffuso, localizzato, superficiale, profondo. Può interessare differenti strati corporei, pelle, connettivo, vasi, muscoli, cartilagini, ossa.  Manifestarsi o acutizzarsi con il freddo, l’umido, il vento, il caldo. Aumentare con il movimento o con il riposo. Come puoi renderti conto il nostro lavoro è di una qualità e di una competenza tutta da scoprire. Ti posso suggerire di visitare il nostro sito, leggere i nostri libri e venire a visitarci.

A livello internazionale non esiste un solo autore che abbia scritto più di un libro a proposito della riflessologia del piede. pare che tutti abbiano esaurito l’argomento in un solo libro, ripetendo concetti triti e ritriti e non sempre sostenuti da verità storiche e scientifiche. Io ne ho scritti sette.

Massaggio/messaggio

Noi massaggiamo con tutte e dieci le dita, non solo con il pollice. Si massaggia seduti e in piedi per permettere alle mani di seguire i percorsi dei meridiani nella loro direzione anatomica. Il massaggio ha un ritmo musicale. Le mani del terapista si muovono sui piedi come se fossero uno strumento dell’orchestra. Il massaggio sulle aree sensibili deve sempre essere vissuto come gradevolmente doloroso. Il paziente deve riferire di un dolore vissuto come emotivamente terapeutico: “Sento che mi fa male, però sento anche che mi fa bene!”

Il dolore acuto o continuativo, percepito negativamente, non rientra nella nostra tecnica terapeutica. E molto altro ancora… Spero d’incontrarti quanto prima.

Laozu Baldassarre


Grazie mille per la sua mail. Ho una visione molto chiara ora della differenza della Riflessologia Zu a quella classica. Devo dire che è molto interessante. Le dirò che io faccio riflessologia trattando i punti come ho imparato ma metto molto del mio. Come dire, le mie mani vanno da sole sul punto da trattare e non posso farci nulla, devo assecondarle. Le persone che tratto sono sempre molto soddisfatte del lavoro che faccio e “tocco” i punti giusti, però avere una pratica più mirata sarebbe sicuramente meglio.

Se riuscirò verrò volentieri a trovarvi, ora sono un po’ presa ma grazie alla sua mail che mi ha dato un indirizzo dove portare la mia formazione futura.

Saluti e un abbraccio.

LisaPlantare

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