Buon giorno, mi chiamo Marco B. e faccio l’odontotecnico in provincia di Asti.
Da giovane, ossia dall’età di 7 fino ai 16 anni ho praticato come unico sport il ju jitsu, ma poi per motivi di studio e lavoro ho dovuto abbandonarlo. Adesso ho 42 anni, ho ripreso a fare attività sportiva, prima con la corsa a piedi e poi a praticare il ju jitsu.
Da un po’ di tempo ho un callo puntiforme proprio in corrispondenza del punto del Cavo ascellare sotto al piede destro e, guarda caso da più o meno lo stesso tempo ho anche male alla spalla sinistra, non un dolore acuto, ma un fastidio durante il movimento di apertura e soprattutto chiusura del braccio verso l’avanti.
Vorrei sapere se il callo è dovuto al dolore alla spalla o se la spalla mi fa male perché mi è venuto quel callo e soprattutto, perché mi è venuto? Io non avevo mai avuto formazioni callose sotto la pianta del piede e le scarpe usate sono sempre le stesse. Quindi non so spiegarmi questa cosa. Inoltre la stessa gamba destra mi fa male sia in corrispondenza del ginocchio (non riesco a piegarlo fino in fondo come l’altro) e sia in corrispondenza della caviglia (una osteopata mi ha detto che ho avuto uno scivolamento tibio tarsico), per cui mi risulta difficile praticare lo sport.
La callista ha già provato a pulirmi il callo plantare, ma dopo circa 15 giorni si è ripresentato e durante la camminata lo sento un po’ pungere.
Cosa dovrei fare secondo lei?
Preciso che dall’età di 17 anni sino all’età di 40 ho sempre praticato qualche attività sportiva, dal nuoto al tennis, dallo sci alla semplice corsa, ma non in modo continuativo, sempre per motivi di lavoro. Quindi sono abbastanza sovrappeso, perché per un’altezza di 176 cm, peso 89 kilogrammi circa, anche se ritengo di avere una discreta muscolatura, tanto che quando vado a correre anche dopo 10 o 15 chilometri arrivo a casa senza dolori muscolari, ma il mattino dopo mi alzo con questi dolori articolari, a mio parere sintomo di uno squilibrio nella camminata.
Ieri sera sono andato a correre per la prima volta dopo un periodo di riposo di alcuni mesi, durante i quali però ho sempre frequentato la palestra di ju jistu e questa mattina mi sono alzato con male al ginocchio destro, dolore all’interno coscia destra e difficoltà nel camminare e soprattutto nello scendere le scale per via del ginocchio.
Ho fatto un po’ di stretching a corpo libero, mi sono appeso a testa in giù alla mia panca a inversione e oggi verrà una massaggiatrice a farmi un massaggio ayurvedico e a rimuovermi nuovamente il callo plantare. Da circa 15 giorni sto prendendo l’arnica della Unda 30 HC per vedere se migliora la mobilità articolare, ma per adesso non ho ancora avuto effetti positivi. Mentre le sto scrivendo la parte che mi fa più male è il ginocchio destro che duole anche da fermo sia con la gamba distesa che con la stessa piegata in posizione da seduto.
Chissà se a 42 anni un uomo può tornare a praticare un po’ di sport senza avere tutti questi dolori? Spero che possa darmi una risposta al più presto e la ringrazio anticipatamente per la sua cortesia.
Marco
Namastè Marco.
Le callosità hanno la funzione di difendere le ipersensibilità delle terminazioni sottostanti. Queste ipersensibilità sono manifestazioni riflesse di disagi di organi distanti dal dolore, comunemente anche di atteggiamenti posturali compensativi, vedi callo piede destro, dolore spalla sinistra. La forza di gravità va dall’alto verso il basso e non viceversa, quindi il callo in corrispondenza del cavo ascellare è la manifestazione della sofferenza della spalla.
Se un ginocchio fa male quando saliamo le scale l’origine è muscolare, attiva, la propulsione dei muscoli ci porta verso l’alto. Se il ginocchio fa male quando scendiamo le scale o corriamo l’origine è ossea, passiva, la propulsione ci porta verso il basso, potrebbero esserci degli osteofiti nell’articolazione. Se il ginocchio fa male quando usciamo dalla macchina, o qualunque altro movimento orizzontale la causa più comune è la sofferenza dei menischi e delle cartilagini, strato connettivo.
Per un’altezza di 176 cm, 89 kilogrammi circa, 10/15 chilometri di corsa significano 60/75 minuti di stress osteo articolare. Corri con uno zaino di zavorra di almeno 20 kg., è uno stress eccessivo anche se sei ben muscolato. Consigliato sicuramente il nuoto ma non la corsa, perlomeno finché non diminuirai di peso. Se corri 10/15 kilometri significano che mangi molto di più di quello che consumi, devi rivedere la tua alimentazione.
Sei giovane devi ottimizzare il tuo potenziale per accordare “il mandato che il cielo ti ha dato da vivere”.
Laozu Baldassarre