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Zu Center - Massaggi ai piedi, Riflessologia Plantare, terapie Naturali antalgiche

Massaggio 10 dita, Reflessologia Plantare Zu

Massaggio 10 dita, Reflessologia Plantare Zu messaggi al cervello
Massaggio 10 dita, Reflessologia Plantare Zu messaggi al cervello

Il massaggio dei piedi si esegue con tutte le 10 dita di entrambe le mani. Rispetto ad altre tecniche riflesse, il metodo Reflessologia Plantare Zú prevede che sia praticato nella sua globalità. A seconda della tipologia del massaggio, la musica che li accompagna, i suoni alti e bassi, veloci e lenti, caratterizzano la tecnica del massaggio.

Le informazioni in entrata, veloci e leggere, lente e profonde interagiscono con il nostro cervello combinandosi all’unisono. I massaggio dei piedi piedi quindi, diventa uno strumento dell’orchestra.

Laozu Baldassarre esegue un massaggio

In questa circostanza la base musicale è mozartiana.

Durata del video circa sei minuti. https://www.youtube.com/watch?v=W2g_rh9abdA

I piedi tra le mani di un Reflessologo Plantare Zú diventano un “podofono”. I massaggi dei piedi sono messaggi (massaggio/messaggio) inviati al cervello. In questo caso l’informazione tattile si combina con quella acustica della musica e il cervello riceve in contemporanea differenti informazioni.

Lo strumento preferenziale del Reflessologo Plantare Zú è il massaggio dei piedi. Egli sa dove e come mettere le mani, determinando velocità, profondità e direzione per orientare la sua azione…

Il massaggio/messaggio è inviato al cervello, sollecitandolo quando necessario, anche utilizzando i meridiani energetici della Medicina Tradizionale Cinese, con l’ausilio di strumenti non invasivi.

Il reflessologo plantare zú competente non cura, non guarisce, non è un curandero, non è un guaritore, è un TERAPISTA NATURALE che sostiene la capacità di auto guarigione insita nel nostro essere.

La via maestra è Vis Medicatrix Naturae, che significa «forza guaritrice della natura».

Primum non nocere” principio della natura medica ippocratica.

Modulare di momento in momento il tipo di messaggio da eseguire in base alle reazioni della persona, sa come si fa un massaggio dei piedi. Secondo il tipo di terapia adatta le risposte dell’organismo che sono sempre e solo proporzionali agli stimoli inviati.

Come funziona

Le zone da massaggiare, aree riflesse, sono quelle particolari parti del nostro corpo, che se giustamente sollecitate, determinano una reazione antalgica, scomparsa del dolore, o un recupero funzionale dell’organo in una zona diversa e lontana dal punto stimolato.

In ogni parte del corpo ritroviamo proiettato l’intero sistema in maniera organica, precisa, logica, in tutte le sue proporzioni.

Organo-cervello-piede piede-cervello-organo

L’origine dell’azione è tattile quando si massaggia un piede, lo stimolo una volta raggiunto il cervello lo trasforma in una reazione elettro-chimica. Il nostro corpo reagisce a due sollecitazioni fondamentali: contrazione e rilassamento, che possiamo tradurre in sollecitazioni caldo-freddo, una carezza/pizzicotto, taglio/punta, tirare/rilasciare, dolce e acido e così via all’infinito. Le leggi universali del Tao, yin/yang restano immutabili.

L’impulso elettrico quando raggiunge l’organo bersaglio, genera una reazione basica che determina a sua volta una tonificazione dei tessuti per effetto degli zuccheri che si sintetizzano. Per cui se un organo è stanco o prolassato, un massaggio lento e profondo diventa tonificante, energizzante. Un esempio la possibilità di far recuperare la fisiologica capacità peristaltica della cistifellea o dello stomaco.

Indicazioni di come si esegue un trattamento

Massaggio 10 dita, Reflessologia Plantare Zu messaggi al cervello
Massaggio 10 dita, Reflessologia Plantare Zu messaggi al cervello

Differenti sono le maniere e le tecniche per un massaggio al piede. Un organo ingrossato, indurito per problematiche acute o croniche, se bersagliato velocemente, è sollecitato con un tipo d’attività simile a quella di uno scalpello contro una roccia: non pochi grossi colpi, ma tanti piccoli.

Un massaggio veloce e leggero genera onde corte, onde leggere, penetranti che quando raggiungono un organo bersaglio determinano una reazione chimica acida, che a sua volta determina un rilassamento dei tessuti o degli organi più contratti e irrigiditi.

Situazione opposta, un massaggio lento, profondo, pesante, per la legge fisica: “la pressione genera calore”, ha una trasmissione per mezzo d’onde lunghe, basse, lente.

Le reflessologie sono la proiezione completa ancestrale di tutto il corpo solo su una parte di esso. Immaginiamo di fotografare una persona, rimpicciolirne la foto e proiettarla solo su una parte. Le terminazioni nervose, attraverso processi d’afferenza ed efferenza, trasmettono dall’interno verso l’esterno e viceversa disagi e problematiche degli organi interni.

Attraverso questi meccanismi si è in grado di raggiungere i differenti organi con sollecitazioni mirate all’ottenimento dell’ossigenazione dei tessuti attraverso la vascolarizzazione degli stessi.

Qualunque tipo di musica è eseguibile in contemporanea con il massaggio ai piedi. L’effetto terapeutico è amplificato dalla contemporanea sollecitazione di diverse aree del cervello stimolate da fonti distinte, ma che risultano in piena assonanza vibrazionale.

La musica classica di Mozart risulta la più indicata… https://www.youtube.com/watch?v=W2g_rh9abdA

per fare cosa?

Queste alcune indicazioni per le quali ci si rivolge al reflessologo quando la medicina allopatica non ha dato risposte adeguate.

  • – Cefalee
  • – Depressione
  • – Disturbi del sonno
  • – Nevralgia del trigemino
  • – Dolori alla cervicale
  • – Dolori alla schiena
  • – Dolore nervo sciatico
  • – Fibromialgia acuta e cronica
  • – Artrite reumatoide
  • – Difficoltà al concepimento
  • – Fascite plantare e tallonite

Quanto dura un trattamento

In generale, un trattamento dei piedi dura dai trenta ai sessanta minuti secondo le necessità.

In caso di dolori acuti i massaggi sono consigliati ravvicinati nel tempo, due volte la settimana, con una durata di circa trenta minuti. Quando sono cronici, la risposta dell’organismo sarà più lenta, per cui se ne consiglia uno la settimana di circa una ora.

Il piede diventa una tastiera. I messaggi raggiungono i neuroni che all’unisono entrano in vibrazione generando una risposta elettrochimica. Questa a sua volta genera contrazione o rilassamento.

Funziona?

La provata efficacia del massaggio dei piedi è determinata dal fatto che si interpretano i segnali che il nostro organismo invia attraverso le aree più periferiche, mani, piedi, orecchie, lingua, naso, occhi, che sono le aree con la maggior concentrazione di terminazioni nervose.

L’approfondimento analitico dell’identificazione dei punti riflessi sul piede, I.A.R.S. (Identificazione Aree Riflesse Sensibili), sono state identificate localizzando l’epicentro del dolore in relazione alle ossa e ai muscoli. La Reflessologia Plantare Zú si è affermata per lo studio approfondito di questa metodica: Original Reflexology ZU

Come agiscono le aree riflesse dei piedi

I neuroni sono cento miliardi di centraline microscopiche del pensiero (diametro tra cinque e cento millesimi di millimetro), contenute in questa scatola di modeste dimensioni che è il nostro cranio. Hanno il compito di elaborare i messaggi e trasferirli lungo le vie nervose. Ogni neurone è attrezzato per ricevere informazioni nervose dai suoi pari mediante i dendritii.

Sottili filamenti ramificati che lo fanno somigliare a una piovra, trasmettere i propri messaggi mediante un prolungamento tubulare detto assone o cilindrasse.

Il punto di connessione tra l’assone di una cellula e il dendrite dell’altra si chiama sinapsi, è la chiave di volta di tutto il sistema di comunicazione neuronale.

Si è scoperto che le cellule nervose possono in modi non ancora ben conosciuti auto ripararsi in caso d’eventuale danneggiamento emettendo nuovi terminali d’assoni, instaurando altre sinapsi, riformando le connessioni perdute.

Rita Levi Montalcini e Stanley Cohen

Nel 1954 Montalcini e Cohen riescono a isolare il Nerve Growth Factor (NGF), una proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso, nel 1986 la prima dimostrazione in questo senso valse loro il premio Nobel.

In altre parole il fattore naturale è capace di stimolare la crescita dei neuroni. Tutti i segnali nervosi in entrata e in uscita sono di natura elettrica. La situazione d’equilibrio del campo elettrico si modifica quando si sviluppa un impulso nervoso che può avere differenti origini: luminosi, acustici, gustativi, olfattivi, tattili ma anche ripescati dalla nostra memoria

Benedetta acetilcolina

L’acetilcolina è il neuro trasmettitore che fa muovere i muscoli, facendo progredire il segnale elettrico dalla corteccia alla placca motrice neuro muscolare. I segnali sono trasformati in chimici ed elettrici, una volta raggiunta la sede occipitale, il cervello provvede alla loro decodificazione. 

Acetilcolina neuro trasmettitore