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Artrite reumatoide, 400.000 casi, Reflessologia Plantare Zu

Trattare l’artrite reumatoide con metodi naturali

artrite reumatoide mani
artrite reumatoide mani

Artrite reumatoide, la terapia è basata soprattutto sul decongestionamento delle articolazioni. Si massaggia sempre al limite dell’accettabilità del dolore, sia le aree direttamente interessate, che quelle riflesse sui piedi e sulle mani.

In caso di artrite reumatoide il massaggio locale e riflesso non deve essere “mai” doloroso, in nessun tipo di circostanza. Dolore significa stress, contrazione, direzione opposta di dove vogliamo arrivare. Massaggiare le parti muscolate delle mani o dei piedi è doveroso.

Se sono tumefatte, dure, fredde, bisogna ammorbidirle, scaldarle per renderle elastiche e capaci di adattarsi ai differenti movimenti articolari.

Artrite reumatoide, permeabilizzare le cartilagini

Quando l’attenzione è rivolta alle cartilagini, con il massaggio locale mi dedico a un’articolazione per volta. Sia nelle mani, sia nei piedi, circondo l’articolazione con le dita, il movimento è pressorio dinamico, non dev’essere uno sfregamento superficiale, bisogna portare l’attenzione alla percezione della cartilagine.

Sentire se è dura, elastica, lassa, gonfia, rigida, il massaggio si deve adattare al percepito, dev’essere sempre vissuto come liberatorio.

Il dolore dell’artrite reumatoide limita i movimenti

Se c’è rigidità c’è dolore, il dolore limita i movimenti. La reflessologia plantare e un massaggio professionale locale sono la via maestra contro dolore, tumefazione, rigidità dell’artrite reumatoide. Quando l’attenzione è rivolta alle cartilagini, mi dedico a un’articolazione per volta.

Sia nelle mani che nei piedi, circondo l’articolazione con le dita, il movimento è pressorio dinamico, non dev’essere uno sfregamento superficiale, bisogna portare l’attenzione alla percezione della cartilagine. Sentire se è dura, elastica, lassa, gonfia, rigida, il massaggio si deve adattare al percepito, dev’essere sempre vissuto come liberatorio.

Per l’artrite reumatoide le articolazioni devono essere massaggiate dolcemente

Le rigidità sono delle catene che limitano i movimenti. Se le articolazioni sono rosse, infiammate, manifestazione di una riacutizzazione, devono essere massaggiate velocemente e dolcemente all’inizio, il massaggio dopo può essere più profondo e determinato, la pressione sviluppa calore, calore significa movimento.

Scaldare le articolazioni fredde per l’artrite reumatoide

Artrite reumtaoide mani
Artrite reumtaoide mani

Articolazioni dure e fredde devono essere assolutamente scaldate. A volte do i compiti da fare a casa, in queste circostanze consiglio di mettere le mani sul vapore di un pentolino d’acqua che bolle, evitando di ustionarsi o fare degli impacchi di caldo umido con argilla.

Nel giro di pochi minuti, tre, quattro, le dita cominciano a distendersi, le mani ad aprirsi, appare miracolistico, il risultato non sarà molto duraturo, quindi dev’essere ripetuto, ma già evidenziare un cambio è un click che scatta nella testa, una nuova visione, una nuova opportunità: «Se ne può venire fuori»

La coesione molecolare del vapore è inferiore a quella dell’acqua, quindi penetra più facilmente nelle cartilagini. Si consiglia l’utilizzo del vapore la mattina e non la sera, perché il vapore penetrato se non messo in movimento stagna, e continuerà a produrre dolore.

Dopo le vaporizzazioni o impacchi di fanghi caldi, o impacchi di erbe, sulle aree dell’artrite reumatoide è sempre meglio un massaggio che dinamizzi le molecole di calore. Mani rigide, articolazioni deformate, non sempre stiamo parlando di artrite reumatoide, ma di artrosi deformante, la manifestazione non cambia e nemmeno la terapia.

Bútōngzétòng,
tòngzébútōng
se il flusso è libero non vi è dolore
se vi è dolore il flusso non è libero

I nuovi pazienti che si sottopongono a massaggi riflessi presso lo Zu Center, che sono stati massaggiati da altri operatori delle così dette medicine alternative o complementari, DBN (Discipline Bio Naturali) o altri tipi di massaggi, rimangono stupiti dal fatto di non soffrire per il massaggio e mi dicono che non è riflessologia, cosa dovrei dire? Cosa dovrei fare?

Cerco di contenermi e spiego loro che se vogliono un massaggio doloroso, non ho nessuna difficoltà a soddisfarli, tanto più che il prezzo non cambierebbe, i risultati però sì.

Mi devo allenare alla pazienza tutti i giorni. Ahahahah!

Se hanno cambiato terapista ci sarà stato un motivo: cavallo vincente non si cambia, ma un brocco sì. Se pazienti tornano da me per se stessi o per accompagnare altre persone, dopo dieci, venti, trenta anni, significa che quell’esperienza li ha segnati favorevolmente.

Artrite reumatoide necessario rimuovere le stagnazioni

Ogni patologia è determinata da una di stagnazione, o per eccesso o per carenza, quindi mettere in movimento è la strada maestra. I cosiddetti processi infiammatori, che così tanto sono combattuti, sono fisiologici processi che l’organismo mette in atto come risposta a ciò che considera attacchi da freddo.

Quando la temperatura si abbassa, come nel caso dell’artrite reumatoide, tendiamo a coprirci per evitare la dispersione del calore, il nostro corpo reagisce alla stessa maniera. L’antinfiammatorio agisce da pompiere, senza risolvere il problema, che tende alla riacutizzazione e alla cronicizzazione. 

Artrite reumatoide, mani e piedi cercano calore

Una paziente con l’artrite reumatoide, con le mani e i piedi tumefatti, non cercherà mai il freddo, ma sempre e solo il caldo, tende ad auto massaggiarseli, a tenerli al caldo, a proteggerli… Il mio lavoro sostiene questa esigenza. Il nostro organismo è una struttura auto guarente, bisogna solo sostenere questo processo.

Artrite reumatoide, l’infiammazione è la reazione fisiologica

Il nostro corpo tende sempre e solo a innalzare la propria temperatura, mai ad abbassarla, la temperatura fisiologicamente si abbassa solo quando dormiamo. Quando mi riferisco alla mia attività, preferisco parlare di medicina naturale e non alternativa o complementare, non ci sono pazienti alternativi o complementari, ci sono solo persone che soffrono, li chiamo pazienti non clienti, non sono un commerciante.

Artrite reumatoide, terapie naturali contro il dolore

Frequentemente pazienti e sofferenti mi chiedono se posso aiutarli senza medicine perché sono già intossicati. Questa è la mia missione, questo è il mio lavoro. Sono reflessologo da quarant’anni, i reumatici cronici che ho trattato hanno sempre avuto notevoli miglioramenti dalle mie tecniche. Ricordo una giovane donna, che la mattina, all’idea di doversi alzare e mettere i piedi a terra piangeva, un giorno mi disse:

«Ora bacerei per terra ogni passo che faccio per non avere più dolori!»

Le persone trattate in tutti questi anni frequentemente mi hanno detto:

 «Bisognerebbe farle un monumento per i risultati che ottiene!»

Se ciò si fosse realmente realizzato, ci sarebbero più monumenti miei che di Garibaldi in giro. Comunque non posso lamentarmi, sono in buona compagnia, quando Gesù guarì i dieci lebbrosi, di essi solo uno tornò a ringraziare.

Divinum est sedare dolorem

MALATTIE REUMATICHE

Associazione Italiana Reum Amici

Artrite reumatoide (A.R.) è una malattia cronica, tende a persistere nel tempo e colpisce la membrana sinoviale delle articolazioni

La membrana reagisce all’infiammazione aumentando di volume dando origine al panno sinoviale, il quale invadendo la cartilagine ne provoca l’erosione e la graduale distruzione. 

Nell’artrite reumatoide, questo processo proliferativo si estende all’osso, l’infiammazione arriva a interessare tutti i tessuti che circondano l’articolazione provocandone in modo graduale la distruzione della stessa. La relativa invalidità di chi ne soffre, non solo le articolazioni ne sono colpite ma l’intero organismo, fra cui occhi, polmoni, cuore e reni, per questo è detta anche sistemica. Gli anticorpi sono i soldati che ci proteggono dalle malattie.

Il nostro organismo, per difendersi dagli attacchi esterni: virus e batteri, produce anticorpi, quei soldati che generalmente ci proteggono dalle malattie. Nell’artrite reumatoide tali anticorpi, per ragioni non ancora ben note, reagiscono in modo anomalo, non riconoscendo cioè la membrana sinoviale che riveste le nostre articolazioni, attaccandola e provocandone l’infiammazione e innescando un meccanismo di auto-distruzione dei tessuti articolari e non.

La causa dell’artrite reumatoide sarebbe un batterio dei micoplasmi presente nella gola a essere implicato nell’insorgenza. Diverse sono i pareri sulle possibili cause scatenanti: alcuni ricercatori dicono che la causa sia una predisposizione genetica associata ad un innesco esogeno, un battere o un virus a generare l’artrite reumatoide.

Altri affermano che le cause che la scatenano sono multifattoriali, recenti studi hanno dimostrato alla base una predisposizione genetica.

Uno studio israeliano condotto da alcuni ricercatori dell’Università Ben Gurion, affermano che sarebbe un batterio dei microplasmi presente nella gola a essere implicato nell’insorgenza dell’artrite reumatoide.

Artrite reumatoide e donne

Colpisce preferibilmente le donne con un rapporto di 4:1, sebbene sia possibile la sua comparsa nell’età pediatrica, artrite giovanile, l’artrite reumatoide si manifesta per lo più tra i 35 e i 50 anni di età. E’ a decorso ciclico con fasi di acutizzazione che si alternano a periodi di remissione della malattia.

Una caratteristica è l’anemia, febbre, e debolezza muscolare, astenia, oltre naturalmente al dolore articolare caratterizzato da tumefazione e da rigidità articolare mattutina, colpisce le articolazioni in modo simmetrico, cioè i due polsi, i due gomiti, le due ginocchia.

Oltre a coinvolgere le articolazioni provocandone gonfiore, dolore, rigidità causa anche anemia, fatica, perdita di peso, febbre e invalidità; inoltre i farmaci usati provocano nel tempo diversi danni collaterali, il cortisone utilizzato a lungo, provoca un’importante decalcificazione ossea.

E’ evidente che il danno articolare provocato dalla malattia nel tempo giunge al suo epilogo con la distruzione dell’articolazione stessa, fortunatamente la ricerca ha fatto passi da gigante e nei casi più gravi, impianti protesici garantiscono tutto sommato una modesta attività fisica e lavorativa.

Riconoscere nel più breve tempo possibile la malattia è importantissimo perché permette al reumatologo di iniziare una cura che contrasti in modo efficace l’evolversi della malattia e i metodi che permettono al medico di monitorizzarla sono, gli esami di laboratorio da effettuarsi almeno ogni 45 giorni, generalmente la V.E.S., P.C.R., emocromo+formula, azotemia creatinina, Waller Rose, reuma test, esame urine ecc.

Più eventuali radiografie delle articolazioni colpite, la cosa importante in base alla mia esperienza, è di scegliere un bravo reumatologo e possibilmente di non cambiarlo, cosa che generalmente gli ammalati reumatici tendono a fare non vedendo miglioramenti dopo le prime cure; importante è altresì la ginnastica dolce, che non gravi sulle articolazioni, la ciclette è ottima, questa serve a tenere allenati i muscoli delle gambe che tendenzialmente nell’ammalato reumatico tendono ad atrofizzarsi.

Un altro aspetto da non sottovalutare sono i piedi, la malattia può aggredire le caviglie le quali col tempo tendono a cedere verso l’interno, il piede diventa piatto e la difficoltà della camminata diventa ogni giorno più visibile, in queste circostanze un plantare ortopedico opportunamente studiato aiuta l’arto a sopportare meglio il peso corporeo distribuendo in modo omogeneo la spinta verso il basso.

Una cosa fondamentale di cui stranamente mai se ne parla, è il divieto assoluto di prendere il sole, perché si attiverebbero gli anticorpi, principali protagonisti negativi della malattia, non vi sono invece particolari controindicazioni concernenti la dieta, ridurre l’alcol e il fumo è consigliato per non caricare ulteriormente l’apparato digerente notevolmente impegnati nel metabolizzare i farmaci che la malattia stessa necessita; le cure termali nei periodi attivi sono sconsigliate.

A volte l’estroflessione della membrana sinoviale provoca una tumefazione tondeggiante localizzata al polso o alla mano, chiamata ganglion o cisti sinoviale. Gli sforzi intensi e ripetuti, i traumi, le posizioni anomale del polso o della mano mantenute per lungo tempo provocano l’aumento della pressione interna dell’articolazione del polso.

Tale pressione provoca lo sfiancamento della parete articolare, attraverso la quale viene a sporgere la membrana sinoviale. All’interno della parete della cisti si raccoglie una certa quantità di liquido, che poi assume un aspetto gelatinoso.

La ciste rimane comunque collegata all’articolazione tramite un sottile peduncolo il quale può funzionare da valvola di scarico del contenuto della cisti nell’articolazione; questo meccanismo spiega il perché le cisti siano soggette a variazioni di dimensione.

La cisti provoca dolore e difficoltà di movimento articolare, l’intervento chirurgico è assolutamente consigliato quando il dolore è intenso o quando la ciste raggiunge dimensioni antiestetiche. L’intervento dev’essere indirizzato non solo alla rimozione della cisti ma alla rimozione dell’intera membrana sinoviale, questo per scongiurare ricadute precoci.