Callosità interpretate dalla Reflessologia Plantare Zu. Il callo ha un fittone che raggiunge rapidamente le radici nervose. Crescono verso l’interno, sono yin perché tendono ad approfondirsi, a differenza delle callosità che ha una evoluzione yang. Possono diventare così dolorosi da impedire di camminare. Possono generarsi in qualunque parte del piede, sopra sotto e fra le dita. Le persone devono essere indirizzate verso un podologo per la loro rapida eradicazione.
Calli yin, callosità yang
Massaggiamo l’area attorno al fittone
Con la Riflessologia Plantare Zu massaggiamo sempre le aree interessate da callosità e calli. Non siamo pedicure ma il nostro lavoro di riflessologi sarà di continuare a massaggiare l’area circostante con le dita. Aiutati da uno stilomass per aumentare la vascolarizzazione circostante, azione mirante all’espulsione della radice del fittone. La vascolarizzazione ottenuta dal massaggio fa si che la rigenerazione dei tessuti determini l’espulsione del corpo estraneo, la cheratina del fittone, impedendone la ricrescita.
Come trattarli con la Riflessologia Plantare Zu. Sono una iper produzione di cellule epiteliali cornee. Ispessimenti di pelle in aree circoscritte, diventano antiestetiche quando sono visibili e aumentano di dimensioni.
Normalmente sono asintomatiche, ma se eccessive si trasformano in un corpo estraneo tra il piede e la scarpa diventando fastidiose fino a generare dolore. Le aree più comuni dove si manifestano sono quelle della parte plantare anteriore. In corrispondenza delle epifisi distali delle teste metatarsali e pericalcaneari. La funzione delle callosità è di proteggere la ipersensibilità delle terminazioni nervose sottostanti.
Callosità plantari
Le callosità sotto la pianta dei piedi sono dette plantari. La Riflessologia Plantare Zu le interpreta come manifestazioni di eccesso, sono considerate di pienezza. In corrispondenza degli organi riflessi che stanno proteggendo.
Per esempio se interessano l’area riflessa del fegato o del polmone, questi organi stanno vivendo una situazione di pienezza. Il fegato potrebbe essere parenchimatoso, il polmone pieno di catarro.
Caduta del metatarso
Le callosità che proteggono le terminazioni nervose nella parte anteriore del piede, sono dovute al cedimento della volta traversa delle epifisi distali dei metatarsi. Queste callosità sonio comunemente associati alla “caduta del metatarso”.
Quando spiego questo processo ai pazienti faccio finta di guardare per terra per vedere dove sia finito il metatarso caduto. (!)
Callosità mediale dell’alluce
Molto comune, la chiamiamo “callosità padre”. Se con uno strumento appuntito la punzecchiamo il paziente non percepisce assolutamente dolore, solo che stiamo toccando. Lo strato corneo assolve una funzione protettiva, una specie di corazza.
Ma sono sufficienti pochi secondi di massaggio con la punta del pollice per vedere delle smorfie di disappunto sul viso del paziente. Durante le mie diagnosi riflesse, prima punzecchio con uno strumento acuminato e chiedo cosa hanno percepito, poi massaggio con il pollice per far notare la differenza delle due sollecitazioni.
Quando l’ago non punge e il pollice si
Lo strumento appuntito non duole, invece sente pungere con il movimento del pollice. Quando massaggio con il pollice la percezione di puntura è sorprendente. Forte, inaspettata, è percepita sotto la callosità, non sopra. La callosità in condizioni normali è assolutamente asintomatica, ma ci indica una sofferenza riflessa.
Quando sollecito l’area callosa, c’è una trasmissione di movimento che raggiunge le terminazioni nervose sensibili sottostanti generando dolore. Quindi constatiamo che la callosità si genera per effetto dello sfregamento della scarpa, ma la scarpa non è la causa principale, la scarpa fa evidenziare una problematica preesistente, in questo caso riflessa.
Piede destro, aree riflesse dal primo dito verso il quinto
- primo dito: ossa sesamoidi, gruppo gola, lato destro.
- secondo dito: bronchi, per estensione lobo inferiore del polmone.
- terzo dito: plesso solare, diaframma, per estensione lobo inferiore del polmone
- quarto dito: vescicola biliare, per estensione fegato
- quinto dito: cavo ascellare
Piede sinistro, aree riflesse dal primo dito verso il quinto
- primo dito: ossa sesamoidi, gruppo gola, lato sinistro.
- secondo dito: bronchi, per estensione lobo inferiore del polmone.
- terzo dito: plesso solare, diaframma, per estensione lobo inferiore del polmone
- quarto dito: cuore, callosità rara che chiamiamo cuore di pietra
- quinto dito: cavo ascellare
Le callosità calcaneari le dividiamo in tre aree:
- mediale: in corrispondenza degli organi interni del bacino. Molto più frequente nelle donne che negli uomini, comune manifestazione di utero fibrotico e retroverso.
- posteriore: in corrispondenza della retrazione della catena muscolare posteriore. Dal cranio al tendine d’Achille. Interessata dal percorso del meridiano zutaiyang pangguan jing (V.).
- esterna: manifestazione di sofferenza della vescicola biliare. Interessata dal percorso del meridiano zushaoyang dan jin (V.B).
A proposito di callosità calcaneari, la Riflessologia Plantare Zu evidenzia che tali callosità aumentano di dimensione soprattutto d’estate. Quando non portiamo scarpe chiuse, ma solo sandali. Possono rompersi creando crepe/ragadi dolorosi.
La causa è l’aumento eccessivo di cheratina dovuta dalla sintesi sale/acido. Consumo di carni ipercaloriche. Gli insaccati sono i primi responsabili. In una stagione che non gli corrispondono, l’estate.
Le callosità dell’alluce e del calcagno non devono essere mai tagliate. Devono essere ridotte con appositi strumenti come pietra pomice, grattugie con carta smeriglio sottile, oppure, ora comunemente in commercio, apparecchi a pile che funzionano come delle smerigliatrici.
Le callosità devono essere tenute sottili e morbide
Verruche non sono calli o callosità
Le verruche plantari sono piccole protuberanze cutanee, dolenti e fastidiose. Si sviluppano in una qualsiasi parte della pianta del piede. Similmente ad altri tipi di verruche, sono causate dal papilloma virus.
Penetrano nella pelle attraverso micro lesioni. Manifesta la sua virulenza producendo minuscole escrescenze cutanee. Assumono la tipica colorazione giallo/grigiastra e una caratteristica forma tondeggiante.
La diagnosi é semplice
Alla vista appaiono come una struttura simile a quella di un cavolfiore in miniatura. Petecchie puntiformi al suo interno. Sulla superficie si osservano particolari strie cutanee che assomigliano a impronte digitali. Talvolta, le verruche plantari sono così piccole da essere confuse per un semplice callo o durone.
Tuttavia, le verruche plantari sono dolorose, soprattutto a seguito di una pressione esercitata su di esse.
Il papilloma virus
Il papilloma virus è particolarmente infettivo e contagioso. Bisogna evitare di toccarlo per non trasferirlo da un punto all’altro. Evitare ambienti caldo umidi. Cambiare le calze frequentemente. Far prendere aria alle scarpe dopo averle indossate.
Soprattutto quelle da ginnastica. Coprire le verruche con garze sterili. Una volta i trattamenti contro le verruche era lenti, dolorosi, poco efficaci e con frequenti recidive.
La crioterapia
Il congelamento rapido, la crioterapia, implica un raffreddamento del liquido intracellulare, che altera le proteine, gli enzimi e gli scambi tra le membrane.In questa tecnica, la temperatura scende di 50°C sotto lo zero al minuto: così facendo, si creano dei cristalli di ghiaccio tra le cellule.
La crioterapia brucia con una ustione da freddo di forte intensità e di breve durata. Oggi in farmacia si trovano liquidi efficaci e di facile applicazione.
Verruche e moxa
Con la moxa otteniamo un calore senz’altro inferiore, ma di più lunga durata, cuciniamo le verruche a fuoco lento, questo eviterà recidive. Noi Reflessologi Zu trattiamo le verruche come se fossero dei funghi.
Proliferano in campo umido? Utilizziamo la moxa, caldo secco in tonificazione. Per sicurezza e protezione usiamo guanti monouso.
Calli interdigitali molli (occhio di pernice)
Una callosità non sufficientemente presa in considerazione. Quasi mai correttamente diagnosticata anche dai professionisti dei piedi, è il callo interdigitale molle. Chiamato “occhio di pernice” per la sua caratteristica forma circolare o a ciambella.
La soluzione comunemente proposta è una ortesi interdigitale che separi le dita per difendersi dal dolore. Questa singolare callosità circolare assolve la funzione di contenimento e di difesa dalla sporgenza dell’articolazione artrosizzata contigua, accogliendola.
Due esempi esplicativi comuni:
a) – artrosizzazione sporgente esterna dell’articolazione prima/seconda falange del quarto dito. Al tatto si percepisce una piccola sporgenza ossea piuttosto acuta. Rapporto uomo/terra, interessato dal percorso dello zushaoyang (VB). Problematica di origine psicosomatica. Il significato si associa all’impossibilità di esprimere le proprie pulsioni d’ira.
Sfera affettiva emozionale relazionale, piede sinistro. Sfera razionale, organizzativa, piede destro. Il quinto dito si difende dallo sfregamento creando una callosità a forma di cratere per contenerla. Callosità interdigitale molle, sulla faccia interna della falange mediana del quinto dito.
b) – artrosizzazione sporgente mediale dell’articolazione prima/seconda falange del quinto dito. Rapporto uomo/terra. Interessato dal percorso dello zutaiyang (V). Problematica di origine psicosomatica il cui significato si associa a una componente ansiosa. Nella sfera affettiva emozionale relazionale se sul piede sinistro, nella sfera razionale, organizzativa se sul piede destro.
Il quarto dito si difende dallo sfregamento creando una callosità a forma di cratere per contenerla. Callosità interdigitale molle, sulla faccia interna della prima falange del quarto dito.