Egregio Direttore,
Ho un dolore al calcagno. Dopo essermi curato per anni con buoni risultati, semplicemente consultando di tanto in tanto il suo testo “Guida Taoista alla Reflessologia plantare” e “il medico di se stesso” di Naboru Muramoto, sono arrivato allo zoccolo duro dei miei squilibri genetici. Al mio personale tallone d’Achille.
Sensori sensibili
Da tre mesi sono disturbato dai sensori dal tallone doloroso sinistro che contrastano le sensazioni che arrivano dal davanti del piede e del resto del corpo. Tenga presente che sono stato 41 anni con l’anca sinistra lussata a seguito di una caduta. A 11 anni mi aveva procurato la frattura di tibia e perone. Frattura che nei 93 gg di gesso mi ha sì rinsaldato le ossa, ma purtroppo anche un nuovo assetto nervoso e posturale.
Dialogo con genetica e spirito
Uno squilibrio che, alleato al mio destino genetico, mi avevano quasi fatto morire per diverse volte. Da 18 anni cerco di dialogare con la mia genetica e il mio spirito. Adesso conosco bene ciò su cui sto lavorando. Sono riuscito a riassettare circa 3 anni fa anche l’anca riuscendo così a provare sollievo nella camminata, nella forza motrice e nella reattività nello sciare.
Problema piede sinistro, dolore calcagno
Sei mesi fa però, ho iniziato un corso in palestra di pre sciistica. Nel fare gli esercizi richiestomi non avevo particolari difficoltà se non l’affaticamento. A un certo punto mi sono trovato in chiara difficoltà nel fare un semplice stiramento e rilassamento di una gamba. Quando ero solo sul piede destro e stiravo il sinistro, non c’erano problemi. Una leggera contrazione dei nervi e muscoli rimasti più corti per tanti anni. Nel fare il contrario, appoggiato al sinistro per stirare il destro, cominciano i grossi problemi.
Equilbrio dinamico
In pratica non riesco a stare in equilibrio statico ben appoggiato su tutta la pianta sinistra. Devo saltellare per non cadere perché sono travolto da un senso di squilibrio spaventoso. Pur lavorandoci, pur rafforzando ancor più nervi e muscoli della gamba e dell’anca sinistra, se sto fermo sulla pianta sembro una pianta sferzata dal vento. In equilibrio dinamico sul davanti del piede sinistro, l’assetto è uguale al destro. Anzi ultimamente funziona meglio il sinistro per i tanti esercizi fatti fare più alla gamba sinistra rispetto alla destra.
Verità Universale?
Non ne esco più: il tallone mi fa male ed è come si stesse scorporando dal resto del corpo. Da 17 anni sto sono attento proprio alle parti più deboli e sofferenti di me stesso, questo mi sta fortemente mettendo in discussione. È il mio tallone sinistro che è nella Verità Universale, o lo è il resto del corpo che sta gradualmente rinascendo a una migliore situazione vitale rispetto a quella che avevo fino a 37 anni? Siccome non ne so uscire da solo ecco allora che mi rivolgo direttamente e materialmente al Maestro che tra i primi ho sentito appoggiarmi Spiritualmente nel mio cammino di Consapevolezza: a Lei Signor Baldassarre. Cosa mi dice a tal proposito? La ringrazio anticipatamente e le porgo cordiali saluti.
Livio P.
Per essere sinceri, se è il tuo dolore al calcagno sinistro che è nella Verità Universale, o lo è il resto del corpo che sta gradualmente rinascendo a una migliore situazione vitale non lo posso sapere. Quello che posso consigliarti è che quando fai stretching non visualizzare i tuoi muscoli individualmente, perché siamo un tutt’uno. Respira profondamente, lentamente, orienta la tua energia, il tuo qi, verso il muscolo o i gruppi di muscoli rilassatamente, evita di soffiare come un sagrestano che spegne le candele. Il sintomo più recente che stai denunciando, tallone doloroso sinistro, comunemente è la manifestazione della retro-azione della catena muscolare posteriore sinistra, determinata a sua volta da uno stato ansioso della sfera affettiva. Sintomaticamente puoi attenuare il disagio con una talloniera, ma la strada maestra da percorrere per la risoluzione del tuo problema è l’identificazione dell’origine emozionale, che ti ripeto è nell’utilizzo dell’emisfero celebrale destro.