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Esagramma 46 de Yi Jing

Esagramma 46

Buongiorno!
Vorrei chiedere un’informazione al Sig. Laozu: nell’esagramma 46 Sciong c’è alla fine dell’immagine un (1) la domanda è: cosa significa Cfr, per questo: (segue poi un illuminante pensiero). Grazie anticipatamente

Patrizia


Namastè Patrizia

Esagramma 46 Sciong (Sheng in pinyin)

Costituito dal trigramma inferiore Xun, La mite penetrazione. Immagine di una radice o del vento e da Kun il Ricettivo la terra.

Il testo tradotto dal cinese, più comune in occidente, è quello di Richard Wilhelm, trascritto dall’edizione manciù di Zhu Xi, XIII° sec. d.C., edizione imperiale del 1713. Allievo del maestro confuciano Lao Nai Suan, la traduzione risente notevolmente dell’influenza della cultura confuciana.

La trascrizione degli esagrammi, “le sentenze” (sigh!) nel linguaggio confuciano e “le immagini” con i commenti alle singole linee, sono attribuite a Wen Wang (Re Scrittura, Re Cultura) e a suo figlio Duca di Zhou, a cui si fanno risalire le origini della Cina moderna. Il resto del testo è da attribuirsi agli allievi di Confucio e agli allievi degli allievi. Nessuno inventa l’Yi Jing, non rivendicato da nessun autore, si costruisce da se, come un grande patchwork che ci accompagna fin dalle sue origini, perfezionandosi e autoassestandosi secolo dopo secolo. Nell’interpretazione dell’Yi Jing preferisco decodificare e interpretare le immagini esagrammatiche che trascendono il rapporto spazio temporale più che leggere le interpretazioni confuciane.

“Il tempo in cui apparve il Libro dei Mutamenti era il tempo in cui stava per finire il regno degli Shang, in cui la via del regno degli Zhou era in ascesa, Re Wen e il tiranno Di Xin si opponevano uno all’altro” (Yi Jing, Gran commentario, libri II, cap. 11 pag. 376 Adelphi).

Dinastia Shang I° Periodo XVII/XV° a.C. (Si scruta il futuro attraverso la divinazione)
II° Periodo XV/XII° a.C. (Generazione della scrittura)
Dinastia Zhou I° Periodo XII/VIII° a.C. (Formazione del testo)
551 – 479 a.C. l’apporto di Confucio V/IV° a.C

L’appunto in fondo alla pagina è di un anonimo, è ha la funzione esplicativa/rafforzativa di sostenere il concetto già espresso. “Lavoro che non perde mai la lena,
che lentamente crea e mai distrugge.
Che al tempio dell’eternità, è vero,
aggiunge granellino a granellini di sabbia.
Eppur dal grande debito dei tempi,
cancella istanti, giorni, anni.”

Buona consultazione

Laozu Baldassarre

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