Cervello bloccato, intestino bloccato
Buon giorno Laozu, sono una tua allieva del 3° anno.
Mi permetto di disturbarti per chiederti alcune indicazioni e consigli. Si è presentato da me un paziente sottoponendomi questo caso. Uomo, 53 anni, con attività intestinale a detta sua “regolare”. Da qualche settimana accusa fastidi, non dolori veri e propri, nell’addome, zona intestinale. Si scarica e le feci sono solide. Terminata l’evacuazione continua a sentirsi gonfio e la pancia appare dura. Dice di non pasticciare a tavola. Solitamente consuma carboidrati a pranzo e proteine a cena, soprattutto pesce. Mangia frutta e verdura, difficilmente dolci. Da quando avverte il problema ha aumentato il consumo di verdure cotte e minestre ma senza avvertire miglioramenti.
Il suo medico gli ha suggerito che si possa trattare di colon irritabile, probabilmente causato da stanchezza o stress. In effetti mi ha confidato di vivere un momento particolarmente teso in campo lavorativo. Con queste premesse ho pensato che la problematica sia da ricercarsi in una causa di tipo psicosomatico/energetico. Mi sentirei quasi di escludere la causa organica.
Intestino cervello dell’addome
Dall’osservazione dei piedi non è emersa nessuna particolarità morfologica. Il piede appare armonioso, asciutto, senza callosità particolari. Nessun dito sovrapposto o sottoposto. L’unica “anomalia”, se così si può definire, è quella di averlo trovato un tantino “rigido” e “pieno”.
Così ho cominciato a massaggiarlo per cercare di ammorbidirlo, “svuotarlo”, lavorando in dispersione. Ora però vorrei aiutarlo a risolvere il fastidio all’intestino. Cosa ne pensi? Come posso agire dato che le mie conoscenze in psicosomatica ed energetica sono ancora limitate?
Grazie, un cordiale saluto.
Daniela
Ciao Daniela.
Complimenti per l’esposizione del caso. Già è un punto a tuo favore, quando mi ponete quesiti in questi termini mi sento orgoglioso di voi. Se il gonfiore addominale fosse determinato da fattori fermentativi nello stomaco, l’aria presente la eliminerebbe attraverso eruttazioni, a livello intestino tenue e colon ci sarebbe flatulenza.
Quindi a questo punto non ci resta che da prendere in considerazione l’intestino tenue che non ha vie d’uscita dirette con l’esterno. Dalla tua descrizione però è da escludere la componente organica, in questo caso l’alimentazione, che come giustamente hai riferito non dovrebbe essere la causa principale. L’intestino tenue ci ricorda la forma del cervello.
Cervello e intestino tenue
Comunemente problemi di origine emozionale sono somatizzati a livello intestinale. Quando i pensieri si fanno aggrovigliati, compulsivi, facilmente si somatizzano nell’intestino tenue. Colorato rosso come il cuore nella nostra mappa reflessologica. Entrambi appartengono al movimento fuoco. Dinamizzazione di tutte le funzioni fino a creare un “ingolfamento”.
Meridiani shou
Cuore e intestino tenue in energetica si associano ai meridiani Shou Shaoyin e Shou Taiyang, per cui sui piedi non denunciano una sintomatologia corrispondente. Il primo consiglio terapeutico che posso darti e di massaggiare l’area riflessa plantare del diaframma. Situata sotto le epifisi distali dei metatarsi. In piedi e con le spalle al paziente, dev’essere massaggiata con la punta delle dita poste a uncino. Il diaframma così sollecitato libererà i movimenti del cuore e dei polmoni verso l’alto e del colon e dell’intestino verso il basso. Il cavo del piede, in corrispondenza dei metatarsi, deve essere sollecitato con una forza appropriata con la tecnica delle “cinque righe e quattro spazi”.
Dell’area dorsale, interessata dai meridiani Zu, primariamente devi massaggiare il tratto terminale dello Zu Yang Ming (Stomaco) con il secondo dito della mano dal punto St.41 al punto St.45, disperdendo. Ti ricordo che lo stomaco oltre che portare l’energia dall’alto verso il basso, la porta anche dall’esterno verso l’interno, quindi con una importante componente di somatizazione.
Il livello Yang Ming è più profondo del Tai Yang, quindi stiamo agendo a livello preventivo: “Il piccolo operaio insegue la malattia, il grande medico la precede…”
Poi è da massaggiare il tratto dello Zu Tai Yang, con il quinto dito della mano da V60 a V67 con la stessa tecnica. Avrei ancora altre indicazioni da darti ma te le darò a voce alla prima occasione, buon lavoro.
Laozu Baldassarre