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Zu Center - Massaggi ai piedi, Riflessologia Plantare, terapie Naturali antalgiche

Condivisione esperienziale

Le scrivo Maestro perché voglio farLa partecipe della mia felicità di oggi a seguito d’un invito a partecipare come rappresentante la Riflessologia Zu, alla manifestazione annuale della Giornata Benessere che ha avuto luogo nelle immediate vicinanze dell’Abbazia di Chiaravalle vicino a Milano.

Questo invito è stato il risultato della costante presenza agli incontri serali settimanali presso un locale pubblico di Milano dove rappresento la Riflessologia Zu agli avventori del locale pub/ristorante. Probabilmente la scelta di partecipare alla manifestazione di Chiaravalle è caduta non tanto su di me, ma per l’apprezzamento del pubblico nei confronti della nostra metodologia nell’applicare la Riflessologia Zu.

Tornando a oggi la Riflessologia Zu ha avuto un grande apprezzamento da parte del pubblico tanto che ho avuto dalle dieci della mattina alle diciotto, il tutto esaurito nelle prenotazioni con cadenza di mezza ora per ogni trattamento. La gioia è stata nel constatare come tutti gli insegnamenti ricevuti, in primis dal nostro Grande Maestro Laozu Baldassarre unitamente al validissimo coro insegnanti, hanno avuto un preciso e perfetto riscontro in tutti i dieci trattamenti praticati: a cominciare con tutte le tipologie delle persone con riferimento ai Cinque Movimenti, a proposito ho scoperto la sesta tipologia, quella del movimento “Mariuolo” poiché una faccia tosta, femminile, sui quarant’anni, si è fatta fare il trattamento fuori appuntamento, senza poi pagare e allontanandosi alla chetichella, non credevo si arrivasse a tanto con una persona che sembrava essere così tanto a modo e particolarmente seria.

Ma a parte questo episodio che rappresenta pur sempre un insegnamento nei confronti di ciò che diamo per scontato quando in realtà non lo è. Impressionante è stata la corrispondenza a tutto quanto insegnato nella diagnostica in merito alla morfologia del piede, le callosità, il colore della pelle, l’odore. In parole povere i “pazienti” si sono stati così appagati dal trattamento che mi hanno chiesto coralmente informazioni sulla Scuola: due persone vorrebbero iscriversi ai corsi e altre rivolgersi al Maestro Laozu per risolvere problemi di grande portata.

Insomma, per non dilungarmi oltre, sono stato testimone in questa giornata di quanto importante per noi studenti sia stato il percorso d’insegnamenti che abbiamo avuto la fortuna di apprendere nella nostra Scuola.

Solo una cosa devo capire: dieci trattamenti continui nell’arco di una giornata sono stati per me molto faticosi e provanti. All’ottavo trattamento ero talmente spossato che sono stato male. Ho condotto un trattamento senza volerlo interrompere, dopo essere stato male di stomaco, prima del trattamento stesso, sudando copiosamente nel durante come fossi stato in un bagno turco: cosa significa? C’è forse un limite fisico di resistenza oltre il quale non si dovrebbe andare?

Stoicamente non ho voluto dare dimostrazione del mio malessere al paziente e ho condotto fino alla fine il trattamento con il rischio di svenire con il piede in mano… Il nono e il decimo sono stati condotti poi, per fortuna, con una ritrovata energia…
Cosa mi vuole insegnare questa reazione? Preciso che da anni non ho avuto sintomi del genere e che non ero reduce da uno spuntino abbondante che mi potesse procurare problemi.
Alla fine della giornata comunque ero stremato e felice ed è ciò che voglio condividere con voi tutti.

Grazie Maestro Laozu per la fiducia concessami a rappresentare la Scuola con il materiale pubblicitario ricevuto, grazie per tutto quanto ci hai insegnato oltre che come Maestro anche con l’amore di un Padre nei confronti dei propri figli.

Luigi Hu


 

Namasté Luigi.

Certo che c’è un limite fisico alla resistenza oltre il quale non si dovrebbe andare. Dieci ore di massaggio, se non si è allenati, rischiano di stroncare chiunque. Nausea e sudorazione, apparentemente ingiustificate, sono manifestazioni d’uscita da “attacco da freddo”.

In questo caso non è il freddo che è entrato, ma il caldo che è uscito, dovuto allo sforzo prolungato che hai sostenuto. E’ importante saper riconoscere i propri limiti.

In questa circostanza definiamo le manifestazioni come “d’uscita” dell’energia calore dello shaoyin verso lo yangming. Il trigramma yangming è il contrario di shaoyin.

Freddo dentro e nausea si manifestano al termine dello sforzo, tipico esempio del maratoneta che vomita appena passato il traguardo.

Comunque complimenti per il tuo personale successo e gli apprezzamenti ricevuti. Le esperienze si sommano sempre, non di butta via mai niente. Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.

Laozu Baldassarre

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